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I piccoli e gustosi mirtilli
Pubblicato il 15/11/2017

I piccoli e gustosi mirtilli

Il mirtillo, dal piccolo arbusto alto da pochi a 50 cm, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ericacee. Le foglie sono ovali o ellittiche, hanno il margine dentellato. I fiori sono penduli e normalmente solitari di colore bianco-rosato, cresce nella zona pedemontana e montana ed è frequente nelle Alpi ma si rinviene nell'Appennino fino all'Abruzzo; si trova in genere nei boschi.

Il mirtillo è nel mondo vegetale quello che è un po'il maiale nel mondo animale quando li si usa in cucina: non si butta davvero nulla e si usa qualsiasi parte di questa pianta. Che si usino le bacche (i frutti), le foglie o le altre parti poco importa ognuna agirà secondo principi attivi diversi.

Negli Stati Uniti la salsa che si ricava dai mirtilli, è entrata di prepotenza a far parte del pranzo del Giorno del Ringraziamento. La tradizione ci riporta che i Padri Pellegrini, appena sbarcati, utilizzassero spesso i mirtilli che crescevano abbondanti in quelle regioni. Si dice addirittura che, durante la Guerra di Secessione, nel Thanksgiving Day del 1864, il generale Grant ordinò che la salsa di mirtilli venisse servita alle truppe insieme al solito rancio… e da quel momento in poi non è stato più concepibile, secondo la tradizione, un pranzo del ringraziamento senza questo ingrediente.

Le bacche del mirtillo nero, ad esempio, contengono molti acidi organici (malico, citrico), zuccheri, tannini, pectina, le vitamine A, C e, in quantità minore, la vitamina B e i glucosidi antocianici (mirtillina) ed ecco perché riducono la permeabilità dei capillari e rafforzano la struttura del tessuto connettivo, che sostiene i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e il tono. Le antocianine sono capaci di inibire l'attività di alcuni enzimi che distruggono il collagene e i tessuti elastici dei capillari e dei vasi del sistema circolatorio periferico, provocando fragilità e la loro eccessiva permeabilità.

Le foglie del mirtillo contengono tannino, glucosidi flavonoidi e glucochina, sostanza che abbassa il contenuto di glucosio (zuccheri) nel sangue: possiedono cioè gli effetti astringenti e antidiarroici dei frutti, ma sono anche ipoglicemizzanti; si consigliano quindi ai chi soffre di diabete, in quanto consentono di ridurre le dosi di farmaci per via orale o quelle di insulina. Dai giovani mirtilli rossi si ricava il gemmoderivato che è l’antinfiammatorio per eccellenza dell’intestino.

Questi principi, nutritivi coadiuvati dagli antocianosidi, inibiscono validamente la formazione dei radicali liberi, responsabili dell'ossidazione delle particelle di colesterolo LDL, indotta dal rame, che è la causa fondamentale della formazione delle placche aterosclerotiche nelle pareti dei vasi sanguigni. Quindi, grazie alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e , vasodilatatorie, aiuta nella cura dei disturbi del sistema cardiocircolatorio.

Una buona tisana al mirtillo risulta particolarmente indicata contro gli eczemi e la forfora: proprio in virtù della sua azione purificante e curativa, essa è in grado di attenuare le eruzioni cutanee e la forfora. Per ottenere risultati apprezzabili, è opportuno berne 1 tazza 3 volte al giorno. In aggiunta, si può utilizzarla per effettuare impacchi e abluzioni.

Gli ultimi dati giunti dall’America circa la prevenzione all’Alzheimer, indicano nel frutto del mirtillo nero (meglio se consumato sotto forma di tisana), un potente antidoto per migliorare la memoria ed ottenere un effetto positivo sull'equilibrio e sulla coordinazione motoria. Tale effetto è stato riscontrato dagli scienziati dell’Università Tufts, a Boston.

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