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Botanical Cocktail: quando il bar diventa laboratorio
Pubblicato il 11/07/2018

Botanical Cocktail: quando il bar diventa laboratorio

Non poteva che arrivare, come al solito, dall’America uno dei trend che poi entrano nella nostra quotidianità, parliamo dei Botanical Cocktail, cioè la tendenza di miscelare l’alcool ad erbe, fiori, radici ed estratti di piante che oggi hanno dato vita a queste nuove bevande.


Questi botanical cocktail sono caratterizzati, dunque, per l’utilizzo di prodotti classici, come gli amari, ottenuti da diversi processi produttivi e distinti mix di erbe, fiori, radici ed estratti di piante che danno vita, però, a drink totalmente nuovi.


Una riscoperta dei valori di quello che la terra può offrire attraverso le botaniche, erbe, radici e fiori che gli antichi usavano per stare bene. Dalla noce moscata, ai fiori di beniamino, passando per i liquori speziati più singolari al cumino, al cardamomo, alla cannella e altri ancora.


Il bar diventa un vero e proprio laboratorio dove arrivano tante botaniche differenti con cui creare una infinita serie di cocktail nuovi, buoni ma soprattutto salutari emblema di un bere bene e consapevole.


Sono nati già alcuni di bar di nuova concezione, soprattutto a Milano, locali che diventano micro-distilleria, un cocktail bar e un bistrot che fondono in una sola anima due aspetti che convivono tra loro: il bere di qualità e il fine dining.


Locali che racchiudono più personalità: da un lato club con vibrazioni e suggestioni captate viaggiando per il mondo e nella quotidianità di ogni giorno; dall'altro luogo di ritrovo dove la differenza non la fa non solo il cocktail ma tutta l’atmosfera che lo caratterizza.


Qui si propongono questi cocktail che nascono da bouquet di erbe e aromi selezionati per la distillazione; le erbe botaniche scelte per le diverse combinazioni, i dosaggi da alchimisti per sperimentare nuove ricette.


Si produce anche un gin tutto italiano, distilled e non semplicemente cold compound. La differenza tra i due sta nel metodo di produzione, infatti nel cold compound il gin si ottiene dall’infusione a freddo delle erbe botaniche nell’alcool al fine di ottenere un blend ogni volta diverso. Il distilled gin, invece, è frutto di una distillazione alcolica in alambicco, che offre la possibilità di realizzare aromatizzazione con ingredienti differenti e produrre un gin di qualità.


Iniziativa, voglia di fare, fantasia sono alla base di qualsiasi cosa in cui ci si voglia cimentare e in questo caso fare cocktail non è solo un lavoro come un altro ma qualcosa di veramente artistico nell'assemblare sapori e colori senza eccedere nell'uso delle basi alcoliche per proporre un bere sempre più responsabile.

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