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E tu conosci le Dark Kitchen?
Pubblicato il 12/06/2019

E tu conosci le Dark Kitchen?

Il vocabolario del food negli ultimi anni si è dovuto aggiornare, giocoforza, più volte e tante volte ancora lo dovrà fare per registrare gli enormi cambiamenti che il settore sta subendo cambiando totalmente pelle ed adeguandosi ai tempi ed alle esigenze di un pubblico di consumatori finali che non ha più in se il vecchio schema polarizzato fra cucina casalinga e ristorante.

Dark kitchen è un temine che a prima vista incute anche un certo “rispetto” forzato per il motivo molto semplice che non si riesce a decodificare cosa voglia significare davvero. Tenete dunque presente alcuni cardini su cui s'impianta la  necessità della nascita delle dark kitchen: millenials, velocità, consegne a domicilio, rapporto qualità prezzo del cibo.

Tutto nasce con il boom delle App per le consegne a domicilio di cibo. Come funzionano queste App è risaputo ormai: si chiama e si ordina e dall'altro capo c'è un ristorante che con la sua cucina, la sua brigata di cuochi e chef, prepara le ordinazioni da lasciare a una folla di rider che le consegneranno a chi le ha ordinate.

Con lo sviluppo di questo servizio, tanto apprezzato soprattutto dai millenials che gradiscono ordinare cibo a domicilio più volte a settimana, così come risulta da una serie di indagini statistiche di cui ormai tutti sanno vita, morte e miracoli.

Col prendere piede di questo servizio cosa è avvenuto? E' successo che i ristoranti, quelli con sala interna classica, non riuscivano più a far fronte alle ordinazioni interne ed a quelle esterne e quindi è venuta fuori la pratica di duplicare le cucine (kitchen appunto) creandone una dark (nel senso di occulta, virtuale) parallela che potesse espletare, mantenendo gli stessi standard qualitativi, tutte le richieste per consegne a domicilio.

Per Dark Kitchen si intendono proprio delle vere cucine senza ristorante. Sono attività che consegnano piatti pronti solamente a domicilio.

Questo sta ad indicare che il futuro non si giocherà più, solo, sulla capacità di trasportare il cliente nel ristorante ma nella capacità del ristorante di raggiungere il cliente a casa senza per questo ledere in nessun modo il rapporto qualità prezzo del cibo che viene confezionato per le consegne a domicilio.

Una battaglia che si giocherà in punta di Big Data perché sulla base delle ordinazioni le dark kitchen basano i propri menù e sulle preferenze scandite dai Big Data che ognuna di essa s'indirizzerà verso una tipologia o l'altra di proposizione culinaria.

Ormai non sarà infrequente poter osservare che il ristorante, inteso come luogo fisico dove consumare il pasto, diventa sempre più casa propria. Un trend ormai sempre più forte quello di  gustare i piatti dei ristoranti comodamente sul divano, con la serie tv o gli amici del cuore attorno.


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