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Forno a legna o forno elettrico? Quale futuro per la vera Pizza Napoletana?
Pubblicato il 05/07/2020

Forno a legna o forno elettrico? Quale futuro per la vera Pizza Napoletana?

Può sembrare banale ma la faccenda ‘forno elettrico vs forno a legna’ è maledettamente seria; non lasciatevi ingannare da un prodotto semplice come la Pizza che da sempre associamo alla goduria del palato e al comfort food per eccellenza, oltre ad essere fra i prodotti più venduti al mondo, simbolo del food made in Italy e ambasciatrice della napoletanità. 

Quando pochi giorni or sono AVPN Associazione Verace Pizza Napoletana ha approvato il Primo Forno elettrico quale garante della vera “pizza napoletana” non faceva nient’ altro che consumarsi l’ennesima puntata di una vera e propria telenovela.

La querelle forno elettrico/legna va avanti da tempo e la questione sembrava dirimersi tutta a favore del forno a legna come emblema della tradizione, sancito dal disciplinare e non bisogna dimenticare che la pizza è una STG Specialità Tradizionale Garantita dal 2010 e tutelata dal riconoscimento Unesco.
L’arte del pizzaiuolo napoletano è infatti è ormai Patrimonio Immateriale dell’umanità dal 2017.

In realtà la questione ha confini molto più delineati di quanto non sembri a prima vista: non sono ammessi tutti i forni elettrici ma solo uno in particolare con caratteristiche verificate dall’ AVPN e a seguito di una dichiarazione precisa che attesti (certificazioni alla mano) l’impossibilità di impiantare nel locale un tradizionale forno a legna.

Non si è fatta attendere la risposta dell’altra associazione di categoria dei pizzaiuoli l’APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani) che ha voluto subito rimarcare come con questo riconoscimento “viene ad essere messo a rischio il riconoscimento Unesco per l’arte della pizza a causa dell’uso del forno elettrico. L’arte del pizzaiuolo napoletano sta anche nell’uso del forno a legna per la cottura della pizza. La nostra tradizione non può piegarsi a scelte di carattere economico”.

Ecco, toccato il punto nevralgico della situazione: oggi la pizza è un business, un grande business che sta sempre in bilico fra tradizione e innovazione; sia che questo riguardi l’impasto, le tecniche di maturazione o l’uso di ingredienti particolari o, come in questo caso, le tecniche di cottura.

Del resto, i disciplinari di prodotto nascono proprio per tutelare la filiera di produzione e per garantire ai consumatori un determinato standard di eccellenza.

Per ora, al di là delle diatribe fra gli ‘innovatori’ o i ‘tradizionalisti’, resta di fatto che la pizza, in particolare quella Margherita, resta un patrimonio da tutelare in ogni modo, ed oggi più che mai, da qualsiasi tentativo mistificatorio. 

Un prodotto che compie la bellezza di 131 anni, con una storia alle spalle da tutti riconosciuta, non può e non deve diventare oggetto di particolari interessi. Sarà sicuramente necessario un momento di sintesi e di chiarezza per tutelare i produttori e i consumatori.

Adhoc resta sempre al fianco dei pizzaiuoli, offrendo sempre i migliori prodotti certificati per realizzare la vera Pizza Napoletana e tante altre specialità Gourmet con le eccellenze del territorio Campano.

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