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Come metti in mostra la tua attività?
Pubblicato il 11/09/2019

Come metti in mostra la tua attività?

Il biglietto da visita di un esercizio commerciale è sicuramente la Vetrina, è lapalissiano che ci sono clienti che sono attratti dalle vetrine e da come queste sono composte, da quello che offrono e da come sono proposte al pubblico esponendo in maniera - più o meno - organizzata i prodotti.

Inutile nascondersi, ci vuole esperienza e sapienza nel saper esporre cibi o prodotti alimentari in una vetrina, così da massimizzarne l’effetto attrattivo: sia che si tratti di prodotti freschi o deperibili, sia di confezioni piccole, che riempiono poco gli spazi e questo, soprattutto oggi, acquista una rilevanza essenziale nell'epoca di Instagram e dei social che rimandano immagini sempre patinate soprattutto di cibarie varie.

Sì, perché oggi viviamo un'epoca di grandi contraddizioni e soprattutto di veicolazione e consacrazione della società virtuale che rischia sempre più di prendere il sopravvento sulla società reale, quella che si tocca, come e vetrine appunto.

Meglio una bella vetrina o una vetrina virtuale su un social per attirare clienti? Esiste davvero questa dicotomia? Non è che forse è il caso di averle entrambi perché si rivolgono a due potenziali clienti diversi? Ed è altrettanto chiarissimo che le due vetrine: quella reale e quella virtuale devono sottostare a criteri ed esperienza diversa e saper curare l'una non implica necessariamente saper costruire anche l'altra.

Occupiamoci della vetrina reale del nostro esercizio commerciale. Partiamo dai criteri fondamentali: deve essere ben visibile, illuminata, originale, pulita ed ordinata; l’utilizzo della luce deve valorizzare l’oggetto di comunicazione della vetrina, il prodotto principale.

No polvere, niente alone e soprattutto attenzione al fatto olfattivo: nessun odore deve emanare il vetro se non lasciare trapelare gli aromi propri dei prodotti esposti. L'invito non deve essere solo visivo ma anche olfattivo quando parliamo alimentari, non dimentichiamolo.

Un altro criterio fondamentale è quello del colore: il rosso, le tonalità accese del giallo, dell’arancio, i colori fluo creano discontinuità cromatiche che attirano istintivamente lo sguardo, perché non sono uguali al grigio che ci circonda chi cammina per strada, ricordatelo.

In ultimo ma non per ultimo, direbbero gli anglosassoni, il criterio della variazione della vetrina è fondamentale. Cambiatela e spesso, date delle temporalità congrue che permettano ai clienti potenziali di trovare nella vostra vetrina sempre qualcosa di nuovo.

Chiudiamo con un solo consiglio spassionato: affidatevi sempre alle professionalità giuste per curare questi allestimenti fisici delle vetrine e non ricorrete mai al fai da te che spesso si rivela davvero dannoso. E dannosissimo è non affidarsi a professionisti della comunicazione quando si parla di vetrine virtuali, ma a questo dedicheremo una disamina appropriata in un altro nostro spunto di riflessione in futuro.
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