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Gli Smartfood
Pubblicato il 18/04/2018

Gli Smartfood

L'alimentazione è uno di quegli argomenti che, ultimamente, sembra essere diventato molto divisivo. Non parliamo poi delle diete troppo spesso impostate su imperscrutabili teorie alimentari basate su presupposizioni più sciamaniche che scientifiche.


Sia chiaro è tutto abbastanza normale che nella nostra società soggetta a tante influenze endogene ed esogene questo sembri una campo davvero magmatico in cui è difficile raccapezzarsi. In realtà di complicato c'è  ben poco ed alcune ricerche lo stanno dimostrando; proprio di una di queste oggi vogliamo parlarvi: della teoria degli Smartfood e della conseguente dieta Smartfood.


Tutto nasce dalle ricerche di Pier Luigi Pelicci, medico e specializzato in biologia molecolare e direttore dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Il primo scienziato, cattedratico, ad avere dimostrato l'esistenza dei geni dell'invecchiamento nei mammiferi.


Successivamente si è scoperto che certe sostanze contenute negli alimenti riescono a 'imbrigliare' i geni che ci fanno invecchiare e ad attivare i geni che allungano la vita. Si sono così individuati due grossi gruppi di cibi denominato Longevity e Protective food.


'Longevity Smartfood' sono:

arance rosse,

asparagi,

cachi,

capperi,

cavoli rossi,

ciliegie,

cioccolato fondente,

cipolle,

curcuma,

fragole,

frutti di bosco,

lattuga,

melanzane,

mele,

peperoncino

paprika piccante,

patate viola,

prugne nere,

radicchio,

tè verde

tè nero,

uva.
Questi alimenti contengono molecole smart che hanno dimostrato di attivare i geni della longevità: le antocianine, la capsaicina, la curcumina, l'epigallocatechingallato, la fisetina, la quercetina e il resveratrolo.


'Protective Smartfood' invece sono:
aglio,

cereali integrali,

erbe aromatiche,

frutta fresca,

frutta a guscio,

legumi,

olio extravergine d'oliva,

oli di semi spremuti a freddo,

semi oleosi,

verdure.
Questi cibi proteggono l'organismo, allontanando l'obesità e molte malattie croniche.


In una dieta Smartfood vanno privilegiati quelli provenienti dal mondo vegetale, ma in tavola si possono portare anche le proteine animali, dal pesce alle uova, dai formaggi alla carne. La caratteristica fondamentale di questi cibi è che sono alimenti speciali e allo stesso tempo comuni e di facilissima reperibilità.


Quindi, la “Dieta Smartfood', è indubbiamente il primo regime alimentare tutto italiano e a marchio scientifico: quello dell'Ieo di Milano, l'Istituto europeo di oncologia fondato da Umberto Veronesi.


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