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I dolci di Carnevale
Pubblicato il 22/02/2017

I dolci di Carnevale

Berlingozzi e cenci in Toscana, cicerchiata in Abruzzo, brugnolus e orillettas in Sardegna, galani in Veneto, sfrappole in Emilia Romagna, bugie in Liguria, chiacchiere e sanguinaccio in Campania, crostoli in Friuli, frappe e castagnole nel Lazio, pignolata in bianco e nero in Sicilia e grostoi in Trentino, sono solo alcune delle specialità gastronomiche censite a livello regionale che gli italiani riscoprono nei giorni di carnevale.

 

Il Carnevale prende le mosse dalla tradizione della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l'inizio della semina nei campi che doveva essere festeggiata con dovizia. I banchetti carnevaleschi sono molto ricchi di portate perché, una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti della terra, non conservabili, in vista del digiuno quaresimale.

 

Per il Carnevale, già nel passato, spiccavano una gran varietà di dolci, la maggior parte preparati con ingredienti poveri e semplici, ma molto nutrienti e golosi; tutte ricette regionali che utilizzano soprattutto ingredienti semplici come farina, zucchero, burro, miele e uova e si sa che i dolci casalinghi sono preferiti dai bambini che stanno anche riscoprendo l’orgoglio di mostrare a scuola o nelle feste private l’abilità in cucina delle proprie mamme.

 

Le castagnole sono gustose e morbide palline di pasta fritta riempite di ricotta o crema pasticciera insaporite a vari gusti (anche con bagne alcoliche);

 

Il dolce principe del carnevale campano e senza dubbio il sanguinaccio, un dolce l cucchiaio di Carnevale che è una crema dolce a base di cioccolato fondente dal sapore intenso e piuttosto amaro, tipica del periodo di Carnevale che originariamente veniva preparata con il sangue del maiale. Attualmente l'utilizzo del sangue è vietato per legge e la ricetta del sanguinaccio è stata modificata, permettendo di realizzare questa crema con solo cioccolato fondente e cacao amaro, può essere gustata accompagnata da biscotti secchi come lingue di gatto o savoiardi, ma che nella simbologia comune viene "identificata" come l'accompagnamento perfetto per le famose chiacchiere di Carnevale.

 

Le chiacchiere, fritte o al forno, sono nastri di pasta dolce fritti e spolverati di zucchero a velo.
Cogliamo l'occasione per illustrarvi la ricetta e il procedimento a cura del nostro Chef e grazie alla vasta gamma di prodotti che Adhoc propone costantemente in promozione non avrete alcuna difficoltà a trovare tutto ciò che serve. Buon appetito!

 

CHIACCHIERE

 

Ingredienti:

400 grammi di farina

50 grammi di zucchero

40 grammi di burro

3 uova

1 scorza di arancia e/o limone

2 bicchierini di grappa o rhum

1 presa di sale

Olio di arachidi per friggere

Zucchero a velo

 

Procedimento:

Formate la classica fontana con la farina e al centro mettete tutti gli ingredienti restanti, quindi impastate il tutto.

Lasciate riposare 2 ore.

Stendete poi una sfoglia sottile con il mattarello e ritagliate le striscioline con la rotellina zigrinata.

Lasciate riposare 30 minuti.

Friggete in una padella larga e olio di arachidi a 190°. Devono stare pochi secondi, giusto il tempo di dorarsi.

Spolverare di zucchero a velo solo dopo che si sono freddate e asciugate per bene.



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