I prodotti surgelati possono davvero essere considerati l’antidoto contro gli sprechi alimentari? Cosa cambia con l’applicazione della nuova legislazione europea?
I prodotti surgelati hanno da poco festeggiato i 50 anni di presenza sulle tavole degli italiani. È un compleanno importante per una delle innovazioni più rilevanti nella cultura gastronomica del nostro Paese, che ha contribuito al cambiamento delle abitudini nei consumi degli italiani, giocando anche un ruolo importante nell’abbattimento degli sprechi alimentari.
Nonostante siano stati accolti con una certa diffidenza nell’Italia degli anni Sessanta, ancora fortemente legata alla tradizione culinaria del Belpaese che impone solo ingredienti freschi, in breve tempo si è iniziato a notare un aumento nel consumo alimenti surgelati, soprattutto nel Nord e nel Sud del Paese. Oggi, rappresentano una validissima alternativa, veloce e immediata, per tutti coloro che non hanno tempo per stare ai fornelli ma non vogliono rinunciare alle prelibatezze della tavola. Insomma, una tipologia di prodotto che sposa a pieno la società odierna, sempre più frenetica ed esigente.
Quanto appena affermato è effettivamente confermato dai dati sulla spesa alimentare del 2014 che, nonostante sia scesa al di sotto dei valori del 2005, registra una tenuta dei consumi dei prodotti surgelati.
Uno studio dello IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), riesce a darci una “visione sociale” dei consumi dei prodotti surgelati, sicuramente più dettagliata. Da questo studio risulta che nel 2014, il 46% degli italiani ha servito in tavola prodotti surgelati una o due volte a settimana, un altro 25% addirittura 3 volte. Il restante 29% complessivo, consuma invece questi tipi di prodotto da un massimo di 3 volte al mese fino ad un minimo di una. Se le percentuali di consumo sono più o meno variabili, una cosa è certa, i prodotti surgelati mettono in ugual misura sia gli uomini che le donne. Infatti, l’87% di uomini e l’83% delle donne dichiarano di utilizzare questo tipo di prodotti, ad ulteriore dimostrazione di quanto i surgelati siano oramai parte integrante dell’alimentazione degli italiani.
Ma quali sono i surgelati preferiti dagli italiani?
Lo stesso studio ci viene in soccorso indicandoci i prodotti surgelati più apprezzati e consumati. Tra tutti spiccano le verdure (in particolar modo le patate), i prodotti ittici, pizze e snack.
Ma i prodotti surgelati non sono solo “buoni e comodi”. Infatti, è stato dimostrato che i prodotti surgelati sono in grado di ridurre di quasi il 50% gli sprechi alimentari rispetto all’utilizzo degli omologhi prodotti freschi da frigoriferi. Il motivo è da ricercare nella maggiore durata di conservazione, che dà ai consumatori più tempo per il consumo, prima del loro deterioramento. Inoltre, una delle grandi qualità dei prodotti surgelati è che possono essere facilmente divisi in porzioni. In un’ottica di crisi dei consumi, la possibilità di poter usufruire di un alimento per un tempo prolungato, purché ben conservato, rappresenta senza dubbio un’opportunità notevole.
Emerge un quadro piuttosto chiaro dell’evoluzione dei consumi dei prodotti surgelati, la cui crescita continua nonostante una generale crisi dei consumi, in un’Italia che guarda con sempre maggiore attenzione alla riduzione degli sprechi alimentari e al risparmio, ma non vuole rinunciare alla qualità dei prodotti in tavola.
Per garantire la massima chiarezza ai propri clienti, i Cash & Carry Adhoc hanno fatto della trasparenza il proprio valore fondante. Nei nostri punti vendita ciascuno si impegna quotidianamente con passione ed energia per essere sempre al fianco del cliente. Nell’osservanza di questo principio teniamo ad informarvi in modo chiaro e completo dei cambiamenti conseguenti all’applicazione della nuova legislazione europea, Regolamento n° 1169/2011 sui prodotti surgelati. Il Regolamento disciplina l’etichettatura dei prodotti alimentari con lo scopo di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori e si applica agli operatori del settore alimentare che forniscono alimenti al consumatore finale e alla collettività in ogni fase della catena produttiva. In particolare per quanto riguarda i prodotti surgelati e congelati (cliccando qui scoprirete il nostro variegato assortimento: https://www.adhocash.it/reparto/surgelati.html) cambiano le informazioni da fornire, in particolare per i prodotti ittici: il peso da comunicare deve essere al netto della glassatura per cui, a parità di prezzo, aumenta il rapporto euro/kilo, ma solo apparentemente. La glassatura dei prodotti ittici, infatti, è quello strato di ghiaccio protettivo applicato alla superficie di un prodotto congelato e surgelato che lo protegge dall'azione ossidante dell'ossigeno atmosferico, evitando fenomeni di disidratazione e di ossidazione. Questa protezione naturale è ottenuta con acqua destinata al consumo umano, per aspersione, nebulizzazione o immersione. In definitiva, il prezzo del prodotto risulta invariato, mentre il suo peso viene comunicato in maniera diversa, vale a dire al netto della glassatura.