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I ristoranti si preparano al Natale
Pubblicato il 12/12/2018

I ristoranti si preparano al Natale

«Si avvertono i primi timidi segnali di ripresa dei consumi, anche se gli effetti della pesante crisi economica si fanno ancora sentire e sono sicuramente amplificati dall’ingorgo di tasse di fine anno che drenano la capacità di spesa. Le previsioni per le festività natalizie nel fuoricasa sono un ulteriore segnale di buon auspicio per il settore – dichiara il presidente APPE Erminio Alajmo – una spinta ulteriore verso un futuro improntato alla fiducia, che ci auguriamo segni il superamento delle incertezze registrate negli ultimi anni.»


Dunque ci si aspetta molto da questo Natale e i segnali sembrerebbero essere positivi e tutti da scoprire gli sviluppi positivi. «I ristoratori devono infatti “fare i conti” – precisa il numero uno dell’APPE – con l’inarrestabile avanzata del “green food”, senza poi scordare l’obbligo della comunicazione ai clienti degli allergeni presenti nelle varie pietanze».


Per quanto riguarda le proposte culinarie, la maggioranza dei locali proporrà il classico menù di tortellini in brodo o risotti, seguiti dai bolliti con le salse (dal cren alla pearà), arrosti o spiedi di carne. Senza però disdegnare le varianti più ricercate a base di pesce.


Dai menù improntati all’uso di prodotti del territorio si passa a quelli a base di ingredienti fantasiosi che richiamano alla mente altre non meno invitanti tradizioni di altri Paesi. E prendono sempre più piede le proposte adatte ad un pubblico vegano e/o vegetariano.


Per attirare la clientela ormai si punta sempre più sulla qualità del cibo ma soprattutto sulla qualità dei servizi offerti ai clienti che rappresentano poi il vero valore aggiunto che ogni singolo ristoratore da. C’è chi effettua sconti sulle prenotazioni in anticipo, ma c’è anche chi propone prezzi dimezzati per i ragazzi entro i dieci/dodici anni, fino addirittura alla gratuità se il piccolo ha meno di tre anni.


La ristorazione per essere appetibile in questo periodo ha bisogno di poter mantenere livello di prezzo che possano venire incontro alle esigenze dei clienti e, seppure è vero che chi sceglie di mangiare fuori casa sa bene che va incontro a dover sostenere dei costi anche un po' più alti rispetto alla quotidianità non si potrà mai esagerare.


Si stima  che che le “combinazioni gastronomiche”, molte appetitose e stuzzicanti, in molti casi ed altre gustose e raffinate, sono nel maggior numero dei casi economicamente abbordabili  con prezzi compresi fra 30/40 euro, anche se non mancano diverse di fascia “top” con prezzi fra i 70-95 euro. Prezzi per tutte le tasche, insomma.


Qualità è prezzo competitivo sono alla base di una buona riuscita nell'intercettazione di una clientela che diventa sempre più informata e più esigente, che guarda alle proposte culinarie, alle tradizioni ma anche all'innovazione e si apre sempre più a nuove proposte che rimaneggiano la tradizione adeguandola alla modernità ed alle evoluzioni dei gusti.


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