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Il Bliss Point e i cibi spazzatura
Pubblicato il 09/05/2018

Il Bliss Point e i cibi spazzatura

Il cibo spazzatura è una questione niente affatto affrontata e risolta, anzi possiamo dire a buona ragione che è ben lungi dall’esserlo. Certo in alcune realtà, tipo gli stati uniti, la questione si pone in maniera numericamente più drammatica ma per il semplice fatto che lì è concentrata una massa di popolazione molto più consistente che in altre parti del mondo.

Oggi, però, vogliamo parlare indirettamente del cibo spazzatura in se ma di qualcosa che ad esso è connaturato e che scientificamente ne è anche l’esplicitazione più palesemente manifesta, stiamo parlando del Bliss Point. Avete mai avuto la sensazione mangiando un pacco di patatine, per esempio, che una tiri l’altra all’infinito?

La definizione tradotta di Bliss Point in italiano può essere resa con la locuzione Punto di beatitudine; altrimenti interpretabile anche come punto di assuefazione. E’ noto, infatti, che alcuni cibi (guarda caso molti di quelli spazzatura) generano dipendenza e questo è soprattutto dovuto alla quantità di un ingrediente come sale, zucchero o grasso che ottimizza l'appetibilità di quel cibo.

Scientificamente alla base del fenomeno c’è un neurotrasmettitore chiamato dopamina che viene rilasciato nel cervello e provoca una forte sensazione di piacere e soddisfazione. Alla base del concetto c’è il fatto che a concentrazioni speciali di zuccheri, grassi e sale la dopamina si attiva. La dopamina viene rilasciata dal cervello e provoca una forte sensazione di piacere che fa venire voglia di ripetere l’esperienza.

Purtroppo ci si abitua rapidamente al meccanismo tanto che, per ottenere la stessa sensazione di piacere, diventa necessario aumentare la dose o la frequenza dell’assunzione dell’alimento, con un meccanismo simile a quello che rende dipendenti all’alcol o alle droghe.

Il Bliss Point è sempre più alto nei bambini e nei ragazzi rispetto agli adulti, e varia a seconda della consistenza e anche al consumo contemporaneo di bevande, ad esempio, se insieme ad una merendina  si consuma una bevanda gassata e zuccherata, il Bliss Point cambia.

L’inconscia ricerca del Bliss Point condiziona la nostra alimentazione molto più di quanto si creda e  per disfarsi della dipendenza dal cibo spazzatura, è necessario riabituare il cervello a farsi piacere i cibi sani, con una corretta educazione nutrizionale ma anche sensoriale attraverso la riscoperta di sapori reali e non industriali.

Tutto questo è, ovviamente, conosciuto ed utilizzato dall’industria del cibo soprattutto per quanto riguarda la produzione di snack e merendine, ma anche nella combinazione del consumo di questi cibi con le bibite gasate perché la loro combinazione ha effetti ancora più deflagranti a livello di Bliss Point.

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