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Intolleranze ed allergie. Tra mito e realtà!
Pubblicato il 30/08/2017

Intolleranze ed allergie. Tra mito e realtà!

Intolleranze e allergie alimentari: un capitolo dei nostri tempi in costante evoluzione che sembra interessare sempre più persone, tra adulti e bambini. Negli ultimi anni la cura del nostro corpo, e di quello dei nostri bambini soprattutto, è divenuta più cosciente e presente e l’approccio verso il cibo si è trasformato in termini di fabbisogno metabolico e reale della persona.

Prima cosa essenziale: distinguiamo i concetti di allergia e intolleranza. Sebbene spesso siano percepite come sinonimi, non è affatto così e la discriminante fondamentale è l’interessamento o meno del sistema immunitario che, nel caso delle intolleranze non c’è, mentre è ben presente nel caso di allergie.

Le allergie, infatti, sono reazioni chimiche del nostro corpo scatenate dalla Immunoglobuline IgE; queste, che dovrebbero essere sentinelle contro batteri e parassiti, in alcuni casi si allertano al metabolizzare del corpo di alcune sostanze (allergeni) e scatenano reazioni di natura, a volte, anche molto gravi fino al notissimo shock anafilattico.

Per le intolleranze non esiste ancora una definizione scientifica univoca e validata; si usa considerarle come reazioni abnormi (nel senso di non normali) all’assunzione di cibi o sostanze che non interessano il sistema immunitario del soggetto.

Oggi le intolleranze più conosciute (ma ne esistono potenzialmente un’infinità) sono quelle al lattosio (proteine del latte) e al glutine. Non si conosce precisamente qual è la molecola che provoca l’intolleranza, ma s’individua il cibo o la sostanza che la contiene, ecco quindi: latte e derivati per il lattosio (in realtà presente anche in mille alimenti in maniera indiretta) oppure pane, pasta e farinacei per il glutine (contenuto anche in alimenti come gl’insaccati dove è usato come un coadiuvante conservante).

Gli alimenti più ricorrenti per le intolleranze sono: fragole, crostacei, lieviti, cioccolato, alcool, pesce, uova.

Cause e indagini di laboratorio riguardo alle intolleranze, a differenze delle allergie, sono ancora da standardizzare. Alcune cause potrebbero essere date da carenze di vitamine o da difficoltà della mucosa intestinale, stress o sovraccarico alimentare. I sintomi sono variegati e multipli: eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, nausea, cefalee, cistiti, dolori muscolari, crampi fino all’astenia.

La diagnosi delle intolleranze, a differenze delle allergie dove sono disponibili test di laboratorio, è fatta anamnesicamente e attraverso l’esame sintomatico; esistono anche esami come: B.E.R.,Prik test e Rast test.

Inutile dire che la principale cura consiste nell’evitare di consumare i cibi e di assumere le sostanze cui si è intolleranti. Molta strada e molta efficacia stanno avendo i rimedi omeopatici per un'azione disintossicante dalle sostanze intolleranti. Neanche c’è da sottolineare come ogni caso vada trattato sotto consiglio medico e singolarmente senza preoccupanti generalizzazioni o leggerezze.

Le conseguenze di una mancata cura delle intolleranze può portare di volta in volta l’insorgere o l’acutizzarsi di disturbi sempre più pervasivi (nel caso del glutine, per esempio, l’infiammazione costante della mucosa intestinale). Il consiglio primario è quindi sempre quello di avere le antenne dritte soprattutto sui nostri bimbi e non sottovalutare nessun segnale che ci invia il corpo.

Se hai bisogno di altri consigli affidati agli esperti professionisti di Adhoc, sapranno dispensarti suggerimenti utili a te e alla tua attività!


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