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L'eterna giovinezza del Gin
Pubblicato il 05/12/2018

L'eterna giovinezza del Gin

Il Gin, prodotto dalla ri-distillazione di un fermentato ottenuto solitamente da cereali in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici: i botanicals, tra i quali devono essere sempre presenti bacche di ginepro che caratterizzano il profumo e il gusto, è uno di quei liquori dalla vita perenne. Tante volte in auge e altrettante abbandonato dalle mode del bere miscelato, oggi, sta vivendo una nuova giovinezza e viene riscoperto in tutto e per tutto dagli amanti dei cocktail vista anche l'enorme versatilità del suo uso.

Per questo abbiamo deciso di celebrare il gin fornendovi tre ricette più un classicissimo cocktail realizzati con questa apprezzata bevanda.

Il White Lady. Inventato a Parigi nel 1919, nel Harry's Bar, da Harry MacElhoner. Lo preparò per una donna dal vestito bianco che entrò nel bar.

Ingredienti:

50ml Dry gin

25ml Triple Sec

25ml succo fresco di limone

10ml sciroppo semplice

15ml bianco d’uovo pastorizzato

Preparazione:
Shakerare tutti gli ingredienti in uno shaker pieno di ghiaccio, poi versa filtrando il liquido nello stesso shaker in modo da rimuovere il ghiaccio e shakera di nuovo a secco (cioè senza ghiaccio). Infine versa il drink filtrandolo in una coppa ghiacciata (senza ghiaccio). Guarnire con un twist di scorza di limone.


Non può mancare in questo elenco ragionato che vi proponiamo il classico del Gin per antonomasia: il Negroni. Il cocktail del conte Camillo Negroni nato nel 1919 e che altro non che una miscela perfetta:

1/3 di gin,

1/3 di Martini Rosso  

1/3 di bitter Campari,

un cocktail forte, aromatico e intenso nella sua estrema semplicità.


In ultimo, ma non per ultimo, i classico dei classici, il long drink per eccellenza, davvero semplice e dal risultato assicurato;quasi impossibile sbagliarlo: il Gin tonic. Bicchiere Tumbler oppure Balon (di moda oggi). Ricetta semplicissima: ghiaccio all’interno del bicchiere, poi il Gin (quanto basta) e acqua tonica. Due fettine di limone come guarnizione.

Ovvio che tutto dipende dal Gin (ma anche dalla tonica); la scelta è molto ampia. Per quanto riguarda il gin: Beefeater e Tanqueray due classici ma anche l’Hendricks e e il Bulldog. Scelta buona anche per quanto riguarda le toniche: dalla Schweppes, la più famosa al mondo alla Fever Tree fino alla tedesca Thomas Henry.

Non è, quindi, più tempo di guardare al Gin come qualcosa legato al tempo che fu, agli anni '50 e '60, all'epoca dei vitelloni e delle estati a Forte dei Marmi. Non siamo di fronte ad una moda momentanea ma  il recupero di qualcosa di tradizionale, specie per il consumatore italiano.




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