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Le giuste regole del Food Delivery
Pubblicato il 24/05/2020

Le giuste regole del Food Delivery

Questo periodo da cui siamo appena usciti e quello nuovo che si prospetta nel breve futuro, concretizzano delle vere e proprie sfide per chi lavora nell’ambito del food. La chiusura forzata prima e la riapertura secondo nuove regole ora, impongono una ristrutturazione profonda per le attività del comparto alimentare che devono inserire o riattivare l’attività di delivery che, per ora, è la nuova e unica opzione per continuare  la propria attività. 

Naturalmente, chi già prima aveva cominciato a percorre questa strada avrà meno difficoltà e dovrà solo rafforzare il servizio, che inizialmente era stato concepito come accessorio alle vendite ed ora invece core business vero e proprio, e adattarlo alle nuove normative vigenti.

Chiariamo, non fa mai male ribadire, il concetto di delivery che vede il cliente non recarsi in negozio, ma prenotare ciò che vuole per via telefonica o, meglio ancora, via web grazie all’ausilio di servizi di messaggistica istantanea o app dedicate. Il contatto diretto non ci deve essere e anche la consegna va effettuata in completa sicurezza, senza contatto tra fattorino e cliente che avrà pagato con valuta elettronica.

Ci sono, dunque, come ovvio che sia una serie di normative e regole che governano il servizio di delivery e che vogliamo approfondire per voi.

Fondamentale organizzare il locale per consegne a domicilio secondo il modello HACCP ampiamente standardizzato e poi assicurarsi fondamentalmente che:

  • Se il prodotto è caldo arrivi a consegna ben caldo (almeno a 60/70°C al cuore).  
  • Se il prodotto è freddo e deperibile consegnato a non più di 7 gradi centigradi (con un rialzo termico di non di 3 gradi centigradi rispetto ai 4 del frigo di conservazione).
  • I vani di carico dei veicoli e i contenitori siano ben puliti e a tenuta stagna con manutenzione e lavaggi periodici prefissati

Due considerazioni vanno ora fatte su alcuni aspetti fondamentali per svolgere correttamente il servizio di delivery, primi tra tutti la location e il prodotto. Per svolgere al meglio e con risultati economici e di servizio efficaci è fondamentale partire dall’allocazione sul territorio del locale e dalla tipologia di prodotti che si andranno a consegnare, perché è chiaro che dipende da queste due variabili l’organizzazione che bisognerà darsi.

È importante anche il target di riferimento cui rivolgere il nostro servizio, che può comprendere case private o uffici, ed organizzarsi di conseguenza specialmente per quanto riguarda gli orari di consegna che in un caso saranno principalmente concentrati durante l’ora di pranzo e nell’altro durante quella di cena.  

Che la nostra attività prepari pizze o hamburger oppure cibo etnico (cinese, giapponese, messicano, thai o altri) ma anche cocktail o semplicemente caffè o the al filtro, la sostanza non cambia: dobbiamo sempre tendere alla qualità assoluta perché è l’unica discriminante che può farci risultare vincenti.

Prezzo e promozioni sono altre due variabili importantissime da considerare per non trovarsi fuori mercato in un batter di ciglia. 

Far quadrare tutto non è semplice ma con accortezza e intuito giusto ce la si può fare.
Adhoc resta in prima linea, mettendo a disposizione dei clienti un vasto assortimento di prodotti adatti ad ogni esigenza.
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