Speriamo vivamente di poter celebrare la Pasqua nel miglior modo possibile. Ma in questo momento difficile per il paese è importante non perdere il gusto e la gioia delle tradizioni.
La Pasqua non è, ormai, solo più una festa religiosa ma, nell'ottica di un recupero delle tradizioni millenarie, anche una festa legata alla “rinascita” della natura che si libera del giogo invernale e comincia a rifiorire in tutto il suo splendore con la primavera che sboccia rigogliosa.
E' però, Pasqua, un momento in cui la tavola la fa da padrona con pranzi pantagruelici che sono connotati in maniera diversa a seconda della regione di appartenenza ma che, visti nell'insieme, ci danno la visione completa di un Paese, il nostro, che ha sempre fatto della diversità una ricchezza.
Molto complesso sarebbe, anche se molto invitante dal punto di vista intellettuale ma non solo, poter creare uno zibaldone di tutte le ricette pasquali e delle altrettanto innumerevoli tradizioni culinarie dello stivale che hanno, sicuramente, punti di contatto ma differiscono anche tanto le une dalle altre privilegiando ora primi piatti, ora secondi e infine notevolissimi dolci e dessert.
Ne citeremo, perciò, ma solo per scelta editoriale quattro che saranno portabandiera per il nord, centro, sud, isole. Sono quelle, a nostro modo di vedere, più rinomate e significative oltre che emblematiche nel connotare la Pasqua rispetto ai territori. Una scelta di ricette tradizionali per offrire un menù con tante specialità per soddisfare tutti i palati.
Premettendo che non annovereremo l'agnello, il capretto o qualsiasi carne simile perché si tratterebbe di pubblicare alla fine una sola ricetta con tante varianti essendo esso consumato in maniera trasversale da nord a sud.
In una sorta di immaginario menù per un sontuoso pranzo pasquale partiamo senza alcun dubbio con un antipasto che mutuiamo dalla tradizione ligure: la Torta Pasqualina che altro non è che una torta salata ripiena di spinaci (o bieta), ricotta e uova in un guscio di pasta sfoglia fatto a mano.
Al centro Italia accoppiamo un primo che senza dubbio simboleggia la Pasqua: la minestra in brodo dove potremmo trovare, a secondo del gusto, dai capelli d'angelo ai classici tortellini emiliani fino alla stracciatella romana. Il brodo, ovviamente, sarà a preferenza o di manzo o di pollo (o gallina).
Permetteteci una piccola inversione nell'ordine del pranzo pasquale proponendo per il sud la mitica ed inarrivabile pastiera composta di grano, ricotta, uova, zucchero, ed aromatizzata con neroli e canditi. Un dolce paradisiaco al palato che ben raffigura proprio rinascita e primavera con il suo gusto fresco ed avvolgente.
Delle ricette per un pranzo pasquale di matrice isolana abbiamo scelto un secondo: le braciole alla siciliana che sono dei gustosissimi involtini di carne (manzo, vitello, maiale, scegliete voi) ripieni con una farcia fatta con mollica di pane, prosciutto crudo, mozzarella, parmigiano, uovo e prezzemolo.